Le descrizioni delle origini del cognome

I Delcò sono una delle famiglie patrizie1 di Daro - Bellinzona

Descrizione 1

Il nome andava a chi abitava in capo (co') del villaggio o del borgo (cfr. Dafont) e, in altri casi, soprattutto a chi era a capo (caput) di una comunità. Per un parallelo, riferito al capo della casa, si adduce un riscontro come quello di San Vittore (Grigioni), dove nel 1513 si ha Anton F. Johannis dicti "Che de cha", letteralmente "capo della casa" (RN 3.2.673).

I Delcò di Daro erano, in origine, dei bleniesi, come risulta bene dai materiali assicurati da Pometta, BSB10 (1977) 537. Nella prima metà del seicento si assoda un Martino del cho' de Blenio: nel 1667 Carlo, figlio di Martino a Capite de Blenio, sposa una Pedrazzoli di Daro. I Delcò figurano in atti relativi a Lumino già nel 1580; poi anche in documenti successivi, su cui cfr De Gottardi 1980. 548.

Ottavio. Lurati, 2000, ed. Fondazione Ticino Nostro, Lugano,
Perché ci chiamiamo così? Cognomi tra Lombardia, Piemonte e Svizzera italiana

Descrizione 2

Delcò (Delco) da Bellinzona

Antica forma del nome De Capitis, famiglia menzionata a Gnosca (1403) a Gudo (1515) in Bellinzona solo sulla fine del XVII secolo. A Molinazzo di Arbedo nel 1704. Giovanni De Capitis, balestriere. Nel 1412 faceva parte alla guarnigione del Castello di Bellinzona (Castello S. Pietro). I Castelli attuali sono di data posteriore. Benedetto Delcò, parroco di Gudo nel 1602. Arma: "Di rosso al leone passante di oro su una terrazza di verde, al capo d'argento carico di tre merli di nero."

Fonti:

  • A. Bassetti - "Attorno ad alcune vecchie carte familiari del bellinzonese" - pagina 18.

  • A. Pometta - "Gli antichi castelli bellinzonesi" - pagina 81.

  • Sommaruga - "Gudo e la sua chiesa" - numero unico 1892.

  • Rossetti - “Notizie storiche sulle condizioni feudali di gnosca” - pagina 19.

  • Manoscritti Archivio Araldico Lugano

 Archivio Araldico Lugano, 19 giugno 1945

Descrizione 2a

Si tratta della descrizione fatta dal Pometta, utilizzata anche quale fonte per la descrizione 2 dell’Istituto Araldico di Lugano.

 I Delcò di Daro

I Delcò, patrizii di Daro, non derivano dai Codeborgo, come taluno parve credere; bensì, anch’essi, come i Bruni, I Barera e altri, sono di origine bleniesi.

Nella prima metà del 1600, troviamo un Martino Del Chò di Blenio, che ha tre figliuoli: Carlo, Giacomo e Giulio.

Nel 1667, Carolus fqu. Martini a Capite de Blenio, habit. Dari, Territ.ii Bellinzone, prese in moglie Margarittam filiam Jacobi Pedrazzoli dell’Ostina de Daro, che ha un fratello Pietro Pedrazzoli; e dieci anni dopo, col notaio Enrico Antonio Cislaghi, le fece l’Istromento di dote, nel quale giova notare una frase che assegna, a Bellinzona, la proprietà dei beni della Cappella di S. Quirico: a nulla hora Bona Neneficji Capellae SS. torum Quirici et Julittae existens Dari, spectans ad Magnif. Comunit. Bellinzonne vigore Jurium suorum.

Il fratello Giulio Delcò visse stravecchio, giungendo sui novant’anni, e lasciò erede il nipote Fulgenzio. Tra i figli di Carlo questi si distinse, e per vari decenni primeggiò in Daro, e fu per Daro consigliere ossia municipale in Bellinzona, e piuttosto tenace particolarista.

Giuseppe Pometta

Le citazioni storiche del cognome Delcò

Dalle descrizioni delle origini del cognome:

  1. Origini bleniesi (Pometta, BSB 10 (1977) 537): cho’ de Blenio; a capite

  2. 1403, Gnosca: De Capitis (Rossetti)

  3. 1412; Bellinzona, Castello San Pietro Bellinzona: De Capitis (Pometta)

  4. 1515, Gudo: De Capitis (

  5. 1602, Gudo; Delcò (parroco di Gudo)

  6. ‘600, Bellinzona: De Capitis

  7. 1704, Arbedo: De capitis

Da altre fonti:

  1. Anastasi, 1910: Cognomi ticinesi - pagina 37 2, 3

  2. Bollettino parrocchiale Daro – 1930? (Nota: 1935) 2

  3. Patriziato di Daro: Delcò alias De Capitis – famiglia patrizia di Daro che tra il 1400 e il 1600 risiedette nel castello di Svitto in Bellinzona, venuta da Malvaglia. (*)

  4. Archivio di Stato del Cantone Ticino, fondi diversi, scatola 507, cartella 2578

  5. 1701, Mesocco: abitava una Caterina Delcò di 66 anni consanguinea di Margherita Delcò, moglie di Tommaso Brocco (N.S.A. Mesocco 1701)

  6. 1719, Mesocco: muore una Anna Delcò (10 maggio) all’età di 77 anni (liber mortuorum Mesocco)

Riferimenti:

  1. Per patrizio si intende, in Svizzera, la persona che fa parte del gruppo delle famiglie che risiedono da secoli in un certo villaggio. In passato i patrizi godevano di privilegi più marcati rispetto a quelli odierni, soprattutto nello sfruttamento delle risorse naturali (boschi, terreni, ecc.). La famiglia Delcò risiede a Daro dagli inizi del 1600 con certezza ma già prima sembra che membri di questa famiglia vi abbiano risieduto.

  2. Manoscritti dell’Archivio Araldico di Lugano presso Archivio di Stato Bellinzona

  3. Anastasi ascrive l’origine del cognome alle parti del corpo: Del cò = del capo, della testa. Si vedrà in seguito che questa descrizione figurerà errata.

Due parole sul Patriziato di Daro

Le origini del Patriziato di Daro sono così lontane da essere avvolte nelle nebbie del tempo. Infatti nel suo territorio giurisdizionale furono ritrovate tombe preistoriche a cremazione che documentano i primi insediamenti conosciuti nella zona (rif. A. Crivelli) che fu poi abitata da avamposti romani; e si sa che il strutture patriziali discendono, diversificandosi, da quelle della vicinia.

Già nel 1173 Daro è menzionato come una frazione fuori il mura di Bellinzona (Dali de Bellinzona) che aveva una sua autonomia: un suo rappresentante sedeva nel Consiglio della Comunità.

Con la nascita del comune politico, il patriziato mantenne il sue prerogative e i patrizi i loro privilegi nei confronti degli altri cittadini; di regola il stesse persone amministravano sia il comune sia il patriziato.

Fonti: Federazione Svizzera dei Patriziati (http://www.svbk.ch/)

Info sui Patriziati: Alleanza Patriziale: http://alleanzapatriziale.ch/ - Descrizione Patriziato di Daro: http://www.patriziato-di-daro.ch/